mercoledì 12 giugno 2013

Capitolo 18 - Stagione 2 (di Valerio Villa)


5 Novembre 1982
Friburgo, Germania

'Exorcizamus te, omnis immundus spiritus,
omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii,
omnis legio, omnis congregatio et secta diabolica,
in nomine et virtute Domini Nostri Jesu Christi,
eradicare et effugare a Dei Ecclesia,
ab animabus ad imaginem Dei conditis ac pretioso
divini Agni sanguine redemptis'

Quando il giovane prete finì di recitare la litania, il corpo delle ragazza legato sul letto smise di tremare convulsamante.
«Ci sei riuscito Christian» la voce del vecchio Klaus, suo mentore e aiutante in quell'esorcismo, gli giungeva lontana.
«Grazie amico mio. Quando la posseduta mi ha distrutto il crocefisso credevo fosse finita.» Parlare gli risultava sempre più difficile. « Mi sento, stanco...»
«O mio Signore, Christian! La tua gamba!»

* * *

22 Ottobre 2013
Atene, Grecia

La suoneria del cellulare fece riemergere Rosenkreutz da quei lontani ricordi.
«Pronto.»
«Kedives ha commesso un errore. Si è fidato delle persone sbagliate. La ragazza sarà consegnata in un piccolo molo a sud di Atene. Rendez-vous con la tua squadra fra due ore. Ti giro le coordinate.»
«Perfetto.» Una leggera vibrazione del cellulare notificò l'arrivo della mail.
«Eh, Christian...non è stata colpa tua.»
Erano passati quasi due giorni.
«Lo so Klaus. Mi stavo quasi affezionando a quel teleporta.»
Chiusero insieme la comunicazione.
L'odore di disinfettante impregnava tutta la camera.
Rosenkreutz si alzò dal divano, saltellò fino al tavolo posto al centro della stanza e si sedette alla sedia più vicina. Appoggiata allo schienale c'era una stampella.
Dannate aberrazioni - pensò – Me la pagherete. Angelo non meritava quella fine.
Prese quel pezzo di metallo, si alzò, spostando il peso da una parte all'altra per saggiare l'equilibrio.
«Bene. Sono pronto a prendere a calci nel culo qualche super.»
Uscì dalla stanza, un appartamento sicuro usato dai servizi vaticani, dopo aver preso le armi.
L'Entità si era messa in moto, e se sapeva come agivano, avrebbe trovato ad attenderlo una berlina nera fuori dall'albergo.
Uscì dalla hall e vide una Audi Q7, con il motore acceso, proprio davanti all'ingresso. Nera.
Vi salì con qualche difficoltà vista la mancanza dell'arto destro. I sedili emanavano odore di pelle.
«Mi aspettavo la classica Mercedes. Non mancate mai di stupirmi.» disse rivolto all'autista.
«Spero sia di suo gradimento anche il regalo che le abbiamo portato.»
Rosenkreutz vide una valigetta sul sedile al suo fianco.
La aprì, trovandoci una nuova protesi per la sua gamba.
«Titanio,» disse soppesandola, « mi dovrò abituare. Quelle che ho messo  negli ultimi trent'anni erano molto più pesanti.»

* * *

22 ottobre 2013, ore 6.45
Al largo di Glifada

L'imbarcazione su cui viaggiavano Bannon e Valerie stava per attraccare.
Il molo era quasi deserto, usato per lo più da pescatori locali. Alcuni peschereggi stavano rientrando dopo una notte in mare.
Era l'alba, la ragazza si era da poco svegliata e cercava di capire dove si trovassero.
«Siamo a Glifada, mia cara,» Bannon rispose ai suoi pensieri, «tu non lo sai piccola, ma si può dire che da qui si è messo in moto tutto.»
«Dieci minuti all'attracco.» gridò il pescatore al timone.
«Molto bene.» sussurrò Bannon.

* * *

22 ottobre 2013,ore 6.50
Glifada, Molo dei Pescatori

«Stanno arrivando signore»
«Silenzio radio, quel super potrebbe intercettarci» rispose Rosenkreutz.
«Non siamo a conoscenze di questo suo potere, signore.»
«Non sappiamo molte cose su di lui, diacono Mischi.»
«Agli ordini, signore.»
Sul molo c'erano solo un paio di pescatori di ritorno da una magra pesca. Nell'aria c'era un puzzo di pesce che sembrava attaccarsi ai vestiti. Degli uomini della Hypotetical nessuna traccia.
Che il loro infiltrato abbia fatto il doppiogioco? Odiava quei patetici super.
La barca stava attraccando non molto lontano, il mare calmo consentì una manovra sicura e veloce. Solo una leggera brezza proveniente dal mare. Il Signore li aiutava tenendoli sottovento.
Un uomo e una donna scesero dall'imbarcazione. Bannon e il bersaglio, Valerie Broussard.
Duecento metri.
Dovevano attendere il più possibile.
Centocinquanta metri.
Quasi a tiro.
Cento metri.
Fece un cenno al diacono Mischi, che lo rigirò al fratello Nereo.
Il rumore soppresso del fucile fu coperto dal beccheggio di un peschereggio li vicino.

Valerie si accasciò a terra.
Bannon si chinò. Uno sguardo veloce alla ragazza gli fece notare un proiettile tranquillizzante spuntare dal collo.
«Dannazione», si girò verso l'inizio del pontile. «Abbiamo ospiti indesiderati.»
Cinque uomini in tenuta da combattimento, guidati da un uomo sulla cinquantina.


*  *  *

22 ottobre 2013, ore 6.55
Korinthos
Sede Centrale della Hypotetical Inc., ufficio del presidente

Sullo schermo, la ripresa in diretta di quello che sembra uno scontro su un molo.
«Ottimo direi,» Kedives sorseggiò dal bicchiere, «ora vediamo di far capire anche al Vaticano, che la Grecia non vuole intromissioni. Terrestri o divine che siano.»
Uno degli uomini sul molo, alzò le mani verso Bannon.
«Cosa sta facendo?» chiese Pavel.
«Credo stia cercando di compiere un esorcismo.»
«Ah ah ah, credono ancora a quelle fandonie?»
«Non solo ci credono. Ma ne hanno fatta un'arma.»
«Mi scusi?»
«Osserva, mio caro Pavel. Osserva.»

* * *

22 ottobre 2013,ore 7.00
Glifada, Molo dei Pescatori

«...in nomine et virtute Domini Nostri Jesu Christi, eradicare et effugare a Dei Ecclesia,...»
«Cosa credi di fare con questo sproloquio in latino?»
Rosenkreutz continuò nella litania.
«...ab animabus ad imaginem Dei conditis ac pretioso...»
A Bannon cedettero le gambe. Il suo corpo di fece pesante.
«Non vorrai farmi credere..che..»
«...divini Agni sanguine redemptis
Il super era a terra, svuotato di ogni forza. Anche il solo respirare risultava difficile.
Rosenhreutz gli si avvicinò. «La parola di nostro Signore. Da secoli capace di inibire il potere di voi demoni, voi posseduti, voi aberrazioni. Per tua fortuna non ti ucciderà. Per tua sfortuna sarai senza forze per qualche giorno.»
Il comandante dell' Entità si rivolse al suo secondo.
«Diacono, impacchetti questi due.»
Non ebbe risposta.
«Diacono...» si girò verso la sua squadra. Erano tutti a terra. Il sangue che si spandeva da sotto i loro corpi non lasciava dubbi.
«Aberrazioni doppiogiochiste. La razza peggiore.»
Qualcosa lo colpì, la vista iniziò a vacillare.
Cercò di resistere ma era inutile, cadde a terra, mentre una decina di uomini armati usciva dal vicino peschereccio.
Che sciocco a non controllare – pensò Rosenkreutz
Gli uomini della Hypotetical, avvicinarono.
«Ehi svizzero, grazie per il doppio regalo. Ti devo un Banana Daiqiri»
«Tu..tu sei...»
«Morto? In effetti la visione creata dal mio amico era molto efficace. Cavoli, vedermi sbudellato in quel bar mi ha scosso.»
«No...tu...sei...morto.»
«Amico sono qui, davanti a te. Credici.»
«Credimi tu. Se dico...che sei...morto.» Rosenkreutz svenne.

* * *

22 ottobre 2013, ore 7.05
Korinthos
Sede Centrale della Hypotetical Inc., ufficio del presidente

Sugli schermi Kedives poteva vedere il frutto dei suoi piani.
In America la popolazione iniziava a rivoltarsi contro un governo di falsi patrioti.
A Glifada, i suoi uomini stavano prelevando altri due personaggi chiave per la sua lotta.
E nei sotterranei, l'algida eroina russa stava per cadere in trappola.
«Pavel, mio caro, è ora che i greci sappiano.»
«Avviso i giornali, signore.» disse l'aiutante del presidente uscendo dall'ufficio
Kedives si alzò dalla sua poltrona e prese il telefono; premette un tasto di chiamata rapida e attese.
Dopo pochi secondi una voce dal forte accento tedesco rispose all'altro capo dell'apparecchio.
«Tutto finito?»
«Tutto secondo i piani.» rispose Kedives
«Si ricordi il nostro patto.»
«Non si preoccupi. Sono un uomo di parola.»
«A presto.» Un click chiuse la conversazione.
«A presto, Klaus.» sussurrò Kedives.
- - -

Capitolo scritto da Valerio Villa (LaPonga Edizioni)

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Impaginazione a cura di eBookAndBook
Grafica a cura di Giordano Efrodini

13 commenti:

  1. Avrei una domanda: chi è il tipo che "è morto"?

    E due cose da farti notare.

    La prima è che Pavel è una sorta di intelligenza artificiale, almeno stando a quanto asserito da Marina nel making of, quindi non ce lo vedo a uscire dall'ufficio di Kedives.

    E poi, da Santorini a Glifada ci sono circa 200 km, in linea d'aria. Una traversata che giunga a conclusione trenta ore dopo mi sembra un po' esagerata.

    Il ritorno di Ronsenkrantz, con la storia della protesi è una svolta inattesa. ^^

    Ciao

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  2. Ho trovato in questo capitolo poco credibile tutta la parte religiosa, come il fatto che un esorcismo possa mettere knock out i Super.

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  3. Anche io non ho capito chi sia quello sbudellato nel bar, ma forse mi dovrei rileggere tutta la Round Robin... Per l'esorcismo forse il flare di teleforce ha influito anche sui normali esseri umani con la toga ;)

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  4. Ci sono un po’ di cose che mi confondono.
    1.Improvvisamente, Christian Maria Rosenkreutz, Comandante dell’Entità, diventa un Esorcista e non scaccia solo i demoni – ok, nessuno ha mai detto che fosse solo un soldato, perciò diciamo che ci sta – ma pure i Super! Questa inaspettata trovata mistica sottintende che la Teleforce viene da Satana?
    2.Va bene l’espediente del “ma no, la gamba che si è vista apparire quella volta era solo una protesi, perché nel lontano 1982 l’aveva persa quando eccetera eccetera”, tuttavia dopo la scena splatter dell’altra volta è difficile mandarla giù, io te lo dico.
    3.Chi è il tizio che “è morto” o che Rosenkreutz insiste essere defunto e – se non sbaglio – minaccia di ammazzare definitivamente? Angelo? Quindi Passaporta è dalla parte di Kedives? Davvero, c’è un tot di confusione sugli eventi, tocca rileggersi tutto e fare congetture.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. @ Giuda
      I tuoi dubbi sono legittimi ma alla fine questo dovrebbe essere solo un gioco.
      Qui non stiamo parlando di Manzoni che scrive I Promessi Sposi dieci volte in dieci anni ma di gente che cerca di divertirsi.
      E te lo dico in amicizia.

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  5. Passaggio veloce, scusate. Per ora vi rimando qui http://valeriovilla.com/2013/06/12/making-of/
    Domani rispondo a tutti :)
    Scappo...

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  6. È da molto che non intervengo per dire la mia su come sta evolvendo la storia, ma quello che è stato fatto in questo capitolo preme per farmi commentare.
    L'escamotage usato per "resuscitare" il personaggio di Christian Rosenkreutz è molto tirato per i capelli, perché effettivamente nel capitolo 12 la scena ha coinvolto parecchio sangue, quindi che ci fosse di mezzo una protesi artificiale in realtà regge poco...

    Inoltre, pur tralasciando la bontà dell'escamotage, io devo ammettere che l'idea di "resuscitare" un personaggio in un contesto in cui ci mancano pochi capitoli per tirare le fila è un atto che incasina di più le carte in tavola.

    Dovremmo cercare di chiudere, secondo me. E questo lo dico anche per chi seguirà nei prossimi capitoli, evitiamo di inserire nuovi personaggi o di cambiare drasticamente risoluzioni prese nei capitoli precedenti dagli altri partecipanti alla RR. Cerchiamo di maneggiare quello che è già sul piatto, senza aggiungere nuove pietanze.

    Ciao,
    Gianluca

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  7. Eccomi. Allora partiamo da Rosenkruetz, più precisamente da:
    [...]La metà inferiore di una gamba, mocassino di cuoio nero, si schiantò contro la parete insieme a una strisciata di sangue.[...]
    Leggendo il capitolo, tutto sto spargimento di sangue, nell'esplosione finale, non l'ho visto. Per carità, ognuno immagina lo schizzo di sangue come crede. Non essendo un'unità di misura, io lo ritenevo più piccolo :)
    Ho semplicemente immaginato che il teletrasporto abbia "affievolito" molto la conflagrazione.
    Riportarlo in scena, vero siamo sul finale, infatti ho portato Bannon, Valerie nelle mani di Kedives, mi serviva un a persona e ho usato Rosenkreutz. Dando a quest'ultimo un'arma utile per fiaccare la divinita greca che, con una goccia di sangue, fa esplodere un edificio.
    Problema esorcismo vs potere teleforce. Magari ricordavo male, non ho avuto tempo di controllare sorry, ma ricordavo che la teleforce fosse collegata a un cristallo rinvenuto in sud america o giù di li. Ho quindi immaginato, come scritto nel making of, un collegamento fra teleforce e quelli che la chiesa chiama "posseduti".
    Il "morto" è Angelo.
    Tempi di percorrenza Santorini-Glifada. Secondo il sito di traghetti greci, Santorini-Pireo (a nord di Glifada) si fa in circa 10 ore.
    Il buon Pavel. L'ho reso umano, perché così mi è parso leggendo il capitolo, e mea culpa non avevo letto il making of di Marina a causa di problemi di connettività.
    Bon penso sia tutto.
    Sia chiaro, meglio sempre metterlo nero su bianco, i vostri commenti li trovo giusti e ne prendo atto. Ci mancherebbe :)

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  8. Non posso crederci. Il capitolo 18, siamo a due passi dalla fine con più cose aperte dei cassetti del SISMI ed esce un capitolo come questo. Per inciso, esiste una cosa che si chiama choc traumatico. Perdere metà di un arto senza ricevere assistenza qualificata immediata è una condanna a morte.
    Il latinorum contro un fenomeno fisico... poi cosa arriva? L'astrologia?

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    1. Beh spero che lo shock traumatico passi dopo 30 anni dalla perdita dell'arto.
      Ho immaginato che in un mondo in cui una misteriosa energia che dona poteri ultranaturali (questa, a memoria, è una delle prime definizioni date alla teleforce da Alex), si potesse presumere che dei simil esorcismi potessero funzionare da inibitori di questa forza utraterrena.
      Per la chiusa delle sottotrame. In questa stagione ci sono 10 capitoli in meno della precedente. Nonostante tutto sono stati aperti molti filoni, quindi mi chiedo, si riescono a chiudere tutti? E se anche non si riuscisse, molte serie non chiudono tutte le porte, in vista del possibile seguito.

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  9. Il ripescaggio di Rosenkreutz ha perplesso anche me, così come l'esorcismo anti-super. =/
    Peccato, perchè il capitolo in sè e la svolta presa dagli eventi imho non erano malaccio...

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  10. A me spiace per la riesumazione di una trama che poteva rimanere nella bara senza problemi (non credo che Bannon e Valerie avessero così tanta necessità di aiutanti per giungere da Kedives), per un personaggio la cui psicologia improvvisamente viene stravolta (e siamo al secondo...), per l'esorcismo, ma soprattutto per Sibir, che sono ore che s'aggira per la sede della Hypo e, povera stella, nell'ultima ora, non ha fatto altro che... stare per cadere in una qualche trappola :(
    Si poteva fare di meglio, da questi punti di vista.

    Ah, Valerio, credo che Angelo, menzionando lo choc traumatico, si riferisse al primo esorcismo, quello in cui perde la gamba vera e continua a raccontare quanto sia stato faticoso l'esorcismo, invece di rendersi conto che ha qualcosa (qualunque essa sia) che gli farà perdere la suddetta gamba. Poco credibile.

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