mercoledì 17 luglio 2013

Capitolo 22 - Stagione 2 (di Nicola Corticelli)


22 ottobre 2013
Ore 7.30
Nei pressi di Vathy, Grecia

Uranium guardò gli indicatori della tuta con la coda dell'occhio, mentre continuava il suo volo; in condizioni ottimali le spie sarebbero state tutte di colore verde, adesso però la situazione era critica. Lo schermo del casco era un nugolo di aloni arancioni: giroscopi, servomeccanismi, scudo protettivo e contenitivo erano sul punto di collassare.
Sta giocando con noi come il gatto con il topo”.
La voce di Scanner risuonò nella sua testa.
«Già... ma sarà difficile che la tuta possa resistere a un altro colpo diretto così forte.»
Eric tremò dentro di sé, consapevole che anche lo stesso Scanner avrebbe percepito la medesima sensazione: era un dato di fatto che senza l'ausilio della tutta sarebbe stato difficile gestire il suo potere, specie in quest'ultimo periodo.
«Eric mi ricevi?»
«Ross sei ancora vivo!»
Anche attraverso le scariche statiche la voce di Uranium era piena di un sollievo sincero misto alla sorpresa.
«A stento, ma sì. Situazione?»
«Ho ancora Loxias alle calcagna e la mia tuta è quasi del tutto compromessa.»
La comunicazione rimase muta per qualche secondo.
«Eric riesce a individuare la mia posizione?»
«Sì, il radar tattico è una delle poche cose che funziona a dovere. Hai qualcosa in mente?»
«Vieni qui. Ho una sorpresina per il tuo fastidioso inseguitore.»

22 aprile 2013
Ore 7.30
Admiral City

134
Blackjack lasciò cadere l'ennesimo triario al suolo: il cadavere vestito di nero si accasciò sull'asfalto come un sacco della spazzatura, disarticolato e scomposto.
Questo era l'ultimo”.
La mappa fornitagli da Rushmore si era dimostrata accurata e efficace: i cloni depotenziati di American Dream rimasti, quasi un centinaio, avevano aggiunto il loro potenziale genetico a quello di Blackjack.
Forza, velocità e capacità fisiche (oltre ai ricordi) si erano sommate a quelle del Super.
Ora devo andare ad aiutare Libby”.
Il Super fece appena in tempo a voltarsi verso la Salazar Tower, che, quasi fosse tutto previsto da un oscuro regista, la costruzione fu scossa da un tremito evidente, mentre dalla struttura cresceva a vista d'occhio un albero dalle proporzioni colossali.
«Cosa diavolo?»
Blackjack non riuscì a trattenere l'imprecazione e nel contempo si mise a correre a tutta velocità verso il palazzo in lontananza.
La velocità del Super era pazzesca (probabilmente rivaleggiante con quella di Lady Liberty), ma i suoi sensi potenziati di 134 esseri umani gli permisero di percepire sulla sua sinistra una serie di esplosioni.
Era ormai giunto alla sua meta e Blackjack sentì una strana sensazione pervadergli il corpo costringendolo a fermarsi.
Il formicolio divenne un prurito e un nome comparve nella mente del Super come un marchio a fuoco.
Ammit”.

22 ottobre 2013
Ore 7.35
Nei pressi di Vathy, Grecia

Uranium atterrò al fianco del drone-armatura di Ross e si voltò di scatto pronto a ricevere il loro ospite.
«Spero che tu sappia quella che stai facendo.»
«In realtà la mia è l'ennesima mossa disperata di un disperato.»
La sincerità dell'esternazione di Ross strappò un sorriso a Uranium.
I due uomini attesero l'arrivo del Dio del Sole: Loxias toccò il suolo a pochi metri di distanza e subito comparve al suo fianco una bambina bionda.
«Alla fine hai smesso di correre uomo.»
Il corpo del neo incarnato Apollo era circondato da un alone lucente e con sorriso smagliante sul volto continuò: «Ora basta giocare. È tempo che veniate purificati dal sacro fuoco del divino Sole.»
«È mai possibile che tutti i Super più potenti siano sempre dei pazzi megalomani.»
Il riecheggiare di questa frase sembrò congelare l'azione per qualche istante, mentre con una lentezza irreale le quattro figure si voltarono su una quinta emergente dall'oscurità.
Il nuovo venuto era decisamente male in arnese; le vesti semi-carbonizzate lasciavano scoperte ampi spazi di pelle: il derma esposto era un dedalo di ustioni di vario grado che rigeneravano a vista d'occhio.
Ross sobbalzò. “Blackjack!”.
«E così sei ancora vivo. Ma è una cosa a cui si può porre rimedio con estrema facilità.»
Detto questo Loxias alzò un palmo con fare teatrale puntandolo in direzione di Blackjack.
Questi, per tutta risposta, si mosse a una velocità impressionante afferrando per il polso il Dio del Sole da una mano e la bambina per un braccio dall'altra.
Uranium e Ross osservarono la scena come ipnotizzati, mentre la voce di Scanner risuonava nelle loro menti: “Rimanete immobili! Blackjack sa quello che fa.
Intanto la bambina si divincolava nella morsa del Super, mentre Loxias guardava il nuovo venuto perdendo la maschera celestiale e mostrando per la prima volta una collera molto terrena.
«Come osi toccarmi con le tue mani blasfeme...»
L'alone di luce attorno a Loxias aumentò la sua intensità e la mano di Blackjack a contatto con il Dio del Sole iniziò a sfrigolare come della carne a cuocere su una griglia.
Quest'ultimo si mise a ridacchiare: «La tua arroganza non ha limiti... Ci conosci tutti. Spencer Grant ti ha informato bene sui nostri poteri e sai benissimo che il mio è quello di bere il codice genetico degli esseri umani comuni acquisendo le loro capacità...»
Blackjack si fermò un attimo fissando negli occhi prima la Pizia e poi Loxias.
Nessun tentennamento nonostante il dolore atroce.
«Ma da quando sono stato toccato da Ammit posso farlo anche con i soggetti dotati di Teleforce...»
Ciò detto gli altri due Super cominciarono a urlare come ossessi, mentre Blackjack dava libero sfogo alla sua nuova capacità assorbendo i loro poteri e la loro vita.
Alla fine, dopo quello che parve essere un'eternità, le grida cessarono e due corpi esamini caddero al suolo.
Blackjack si voltò sugli altri due membri dello START; lo stesso Ross non poté evitare di fare un passo indietro a quello vista.
Il Super parve non notare la cosa e rimase immobile.
«Perché non ci hai detto nulla del tuo nuovo potere?»
Uranium fu il primo a spezzare quell'imbarazzane silenzio.
«Gli anni mi hanno insegnato che è meglio mantenere un profilo basso.»
«E adesso?»

Blackjack si limitò a rispondere: «E adesso andiamo a fare il culo al redivivo American Dream.»
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Capitolo scritto da Nicola Corticelli 

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Impaginazione a cura di EbookAndBook
Grafica a cura di Giordano Efrodini

4 commenti:

  1. E il biondo palestrato è sistemato! Avanti un altro! Bravo Nic!!

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  2. Mmm un po' mi dispiace sia finita così per Loxias.. Per essere inaspettato è inaspettato eh, però.. Blackjack.. Mmm...

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  3. Colpo di scena decisamente inaspettato! o.o
    Avrei preferito vedere Ragnarok in azione (o comunque Loxias sconfitto in maniera oscenamente distruttiva e devastante), però devo dire che non mi è dispiaciuto.
    Speriamo solo che Blackjack ora non diventi troppo strapotenziato...

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